Cosa vedere e fare a Trento più un’esperienza interessante che ho vissuto durante il Trentodoc Festival. Tre giorni, più di sessanta eventi con altrettanti ospiti, per conoscere e degustare le bollicine di montagna.
Sono stato a Trento per la prima volta in occasione della prima edizione del Trentodoc Festival e sono rimasto colpito dalla bellezza e l’eleganza di questa città del Trentino.
Trento è così signorile e tranquilla che ti conquista subito. Ti accoglie solenne con i suoi palazzi storici elegantemente affrescati, ti sorprende quando dai suoi piccoli vicoli vedi spuntare la Cattedrale di San Vigilio, meglio nota come il Duomo di Trento.
Ma non solo, questa città riesce a prenderti per mano e a condurti nel suo centro storico per farti scoprire la sua anima “spumantina”.


Non a caso è proprio qui, in questo meraviglioso territorio del Trentino, che nasce la bollicina di montagna, il Trentodoc, che vanta il privilegio di essere stato fra i primi al mondo ad aver ottenuto la Denominazione di Origine Controllata.
Frutto di un lavoro incessante di numerose case spumantistiche del territorio, Il Trentodoc è un vino unico, prodotto con il metodo classico e ottenuto con le sole uve trentine.
Il territorio, le altitudini e le varietà del clima sono tutti “ingredienti” speciali che rendono il Trentodoc uno spumante pregiato.


Ed è proprio grazie ai giorni trascorsi a Trento che ho avuto il piacere di partecipare al Festival, una manifestazione che mi ha permesso di scoprire tutte le caratteristiche dello spumante, ma soprattutto è stata l’occasione giusta per esplorare questa deliziosa città.
Cosa vedere e fare a Trento
Arrivato a Trento sono rimasto subito affascinato dall’atmosfera che si respira, mi è bastato un attimo percepire la sua anima tranquilla. Qui il tempo sembra scorrere con estrema serenità e ne ho approfittato di questa circostanza per concedermi delle lunghe passeggiate per il centro storico.
Sarà facile restare affascinati dalla Piazza del Duomo con la sua imponente Cattedrale di San Vigilio in stile romanico, e dall’elegante Fontana del Nettuno del 700.



Mi è bastato guardarmi intorno per notare subito gli affreschi sulle facciate di alcuni edifici storici che circondano la piazza. Infatti ciò che rende caratteristica Trento sono le numerose case affrescate del centro storico.
Un’usanza che ci riporta indietro negli anni, siamo nel 500 quando il vescovo-principe Bernardo Cles, in una nota lettera a uno dei suoi più stretti collaboratori, raccomandava di convincere i cittadini più abbienti a far dipingere con affreschi le facciate delle loro dimore.
Trento offre una serie di palazzi storici di una bellezza unica. Durante il festival ho avuto modo di visitare alcuni dei palazzi storici più belli della città.



Tra questi per citarne alcuni Palazzo Geremia, Palazzo Thun e Palazzo Roccabruna. Qui troverai la lista completa dei palazzi storici dislocati nel territorio del comune.
Duomo di Trento
La Cattedrale di San Vigilio, meglio conosciuta come il Duomo di Trento, è un monumento imponente in stile romanico.
Venne edificata sull’area in cui originariamente era presente un’antica basilica paleocristiana dedicata a San Vigilio, patrono della città.

A quei tempi l’antica basilica venne costruita secondo i modelli padani e fungeva da chiesa cimiteriale, infatti è proprio qui che venne sepolto San Vigilio.
Di una bellezza unica è il rosone della cattedrale soprannominato per il motivo disegnato Ruota della Fortuna.

All’interno della cattedrale l’altare maggiore contiene l’urna con le reliquie di San Vigilio e inoltre ubicata in una posizione sotterranea rispetto al duomo, si trova la basilica paleocristiana ora visitabile grazie ai numerosi scavi che l’hanno riesumata.
Tridentum la città sotterranea
Nel sottosuolo del centro storico di Trento vive l’antica Tridentum, la città sotterranea situata in piazza Cesare Battisti.
Fondata dai Romani verso la metà del I sec. a.C., costituiva un importante presidio a controllo della valle del fiume Adige. Il sito offre un raro ma completo esempio di urbanistica romana.
Castello del Buonconsiglio

Il Castello del Buonconsiglio e uno tra i maggiori complessi monumentali del Trentino. In passato era la residenza dei Principi vescovi di Trento.
Nei vasti spazi interni si susseguono numerose sale, che conservano i ricchi arredi originari e un’interessante quadreria di famiglia.
Bellissima la Loggia del Romanino con i suoi affreschi, un vero e proprio capolavoro del Cinquecento.



Funivia Trento – Sardagna
Se non soffri di vertigini prendi la funivia che collega Trento con Sardagna. Da qui potrai ammirare la città di Trento e la valle dell’Adige da un bellissimo punto panoramico a 600 metri sul livello del mare.



Enotour al Borgo dei Posseri
I giorni trascorsi a Trento in occasione del Trentodoc Festival mi hanno arricchito tanto grazie ai numerosi incontri a cui ho assistito con piacere. Ho imparato cose nuove del mondo delle famose bollicine di montagna e ascoltato con attenzione le tante storie degli ospiti invitati.

Il Trentodoc Festival è stato anche un momento per fare visita alle numerose cantine aperte che hanno partecipato all’iniziativa. Tra queste ho avuto modo di prendere parte ad un enotour presso il Borgo dei Posseri.
Borgo dei Posseri è un “pianeta enoico” sospeso tra la valle solcata dall’Adige e le cime che portano verso le Piccole Dolomiti, un luogo incantato dove trascorrere intere ore immersi nella natura, tra vigneti a sorseggiare i loro vini e il Trentodoc.


Muniti di un calice e una cartina, potrai seguire un percorso “multisensoriale” che ti porterà all’interno di isole dove degustare con i prodotti locali i vini. Ogni isola è posizionata vicina alla vigna che ha dato vita a quel particolare vino.
Un posto imperdibile se si viene nel Trentino.



Conclusioni

La città di Trento e tutto il territorio del Trentino offrono tantissime cose da scoprire. Il mio soggiorno a Trento è volato e le esperienze vissute sono state davvero interessanti e belle. Su cosa vedere e fare a Trento c’è ancora tanto da raccontare e scoprire, ma come prima volta qui direi che mi è andata piuttosto bene.
Spero di ritornarci presto e chissà magari per la prossima edizione del festival.
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Al prossimo viaggio,
David
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