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Ravenna cosa vedere e fare in due giorni | Attrazioni e esperienze imperdibili

Ravenna è stata per ben tre volte capitale. Ha vissuto periodi di grande splendore, e la magnificenza di quei tempi ha lasciato in città una grande eredità di monumenti e mosaici di una bellezza indescrivibile, che l’hanno resa la capitale italiana del mosaico. Ravenna vanta ben otto monumenti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, tutti da vedere.

Ravenna è una città che merita di essere visitata almeno una volta nella vita, per la sua storia millenaria, la sua bellezza artistica e il suo fascino senza tempo. Visitarla per la prima volta susciterà in te tanto stupore e sono certo che anche tu come me resterai meravigliato dalla ricchezza di opere che offre la città.

Ma Ravenna non è solo arte e cultura: è anche una città vivace e ospitale, che offre ai suoi visitatori una varietà di attrazioni e attività, come il suo elegante centro storico, i suoi musei e le sue manifestazioni culturali, la sua gastronomia tipica e i suoi dintorni naturalistici, tra mare, pinete e lagune.

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In questo articolo ti segnalo tutte le attrazioni e le esperienze imperdibili che offre questa meravigliosa città, tra le sue meraviglie storiche e le sue bellezze nascoste. Ti consiglio di programmare un viaggio che possa permetterti di visitare tutti i tesori nascosti della città e goderti appieno le sue bellezze. Pertanto, considera almeno una permanenza di 2-3 giorni per visitare Ravenna.

Pronto per scoprire cosa vedere e fare a Ravenna in 2-3 giorni? Inizia a prendere gli appunti oppure salva nei preferiti questo post per ricordartelo in futuro al tuo prossimo viaggio!

Monumenti Paleocristiani e Bizantini UNESCO

Ravenna fu capitale di tre imperi: quello romano d’Occidente, quello di Teodorico e quello bizantino in Europa. Per questo motivo la città conserva un patrimonio di mosaici unico al mondo: otto monumenti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996, che testimoniano la sua storia millenaria e la sua ricchezza artistica.

Visitare i monumenti paleocristani e bizantini è un’esperienza indimenticabile, che ti permette di entrare in contatto con una cultura antica e raffinata, che ha saputo esprimere la sua fede e il suo potere attraverso l’arte del mosaico. I mosaici di Ravenna sono tra i più belli e meglio conservati al mondo, e ti stupiranno per la loro luminosità, il loro realismo e il loro simbolismo.

Mausoleo di Galla Placidia

Il Mausoleo di Galla Placidia è uno dei tesori più preziosi di Ravenna. Venne costruito nel V secolo su commissione dell’imperatrice Galla Placidia con lo scopo di essere la sua “ultima dimora” insieme al fratello e al marito, ma alla morte della donna nel 450 d.C., venne sepolta a Roma.

Entrando all’interno, si è rapiti dall’atmosfera magica creata dai mosaici dorati, che coprono pareti, archi, lunette e cupola. I temi iconografici rappresentati si sviluppano intorno alla vittoria della vita eterna sulla morte, con simboli cristiani e figure come la croce latina dorata e gli apostoli.

Il mausoleo è una fusione di tradizioni artistiche ellenistiche e cristiane, e le decorazioni floreali e geometriche trasformano la penombra del monumento in un inno alla luce e alla Vita Eterna.

Al centro della maestosa cupola, emerge un immenso cielo stellato, incorniciando la croce latina dorata in tutto il suo splendore, simbolo di Cristo Sole Nascente. I quattro Esseri dell’Apocalisse circondano la croce con un’eleganza solenne, acclamando la figura sacra al centro. Le lunette circostanti sono abbellite dagli apostoli, circondati da colombe e zampilli d’acqua, rappresentando la Grazia che fluisce dalla Fonte Divina.

Il Mausoleo di Galla Placidia è un luogo unico e affascinante, che ci trasporta indietro nel tempo e ci incanta con la sua bellezza e spiritualità.

Basilica di San Vitale

La Basilica di San Vitale, testimonianza della grandezza dell’Impero Bizantino, è un’opera raffinata e preziosa. Commissionata sotto il dominio dei Goti, fu completata vent’anni dopo durante il regno dell’imperatore Giustiniano. La basilica fu consacrata nel 547 d.C. e dedicata a San Vitale, un martire cristiano.

L’interno della basilica è affascinante, con stupende decorazioni musive e ampi volumi. La luce filtra dalle finestre, creando effetti suggestivi con i mosaici e le superfici in marmo e pietra. I capitelli a cesto riccamente decorati arricchiscono le colonne.

Uno splendido esempio di mosaico parietale con uno sviluppo verticale conferisce all’edificio un’aura imperiale e rappresentativa del potere politico e religioso dell’epoca. Nel presbiterio, i personaggi tratti dall’Antico e Nuovo Testamento sono plastici e in un contesto terreno, mentre nell’abside, le figure (imperatori, arcivescovi) si stagliano su uno sfondo aureo, trasmettendo energia trascendente e metafisica della Chiesa e la forza dogmatica e politica di Giustiniano.

Basilica di Sant’Apollinare Nuovo

La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, costruita tra la fine del V e l’inizio del VI secolo d.C. dal sovrano goto Teoderico, fu inizialmente dedicata al Salvatore e al culto ariano.

Successivamente, dopo la conquista bizantina di Ravenna, venne consacrata al culto ortodosso e intitolata a San Martino. Nel IX secolo, le reliquie di Sant’Apollinare furono traslate qui dalla Basilica di Classe, e l’edificio prese il nome di Sant’Apollinare Nuovo.

All’interno, si trova uno dei cicli di mosaici d’età paleocristiana e tardoantica più celebri al mondo. Le 26 scene cristologiche, risalenti al periodo di Teoderico, rappresentano il più grande ciclo monumentale del Nuovo Testamento e il più antico giunto fino a noi tra quelli realizzati a mosaico. 

Questo capolavoro permette di seguire l’evoluzione del mosaico bizantino dal periodo teodericiano fino a quello bizantino, con un valore stilistico, iconografico e ideologico senza pari. La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo è un tesoro storico e artistico di inestimabile valore.

Cappella di Sant’Andrea

La Cappella Arcivescovile o di Sant’Andrea, situata al primo piano del Museo Arcivescovile di Ravenna, è un monumento costruito agli inizi del V secolo d.C. su ordine del vescovo Pietro II. È l’unico edificio ortodosso ancora esistente a Ravenna, costruito durante il regno di Teodorico come oratorio privato per i vescovi cattolici.

Dopo la conquista della città da parte dei bizantini, la cappella fu dedicata a Sant’Andrea, le cui reliquie arrivarono da Costantinopoli verso la metà del VI secolo.

L’intero programma decorativo della cappella è un inno al Salvatore, con la presenza del Cristo in veste di guerriero, la croce sulla spalla e il monogramma, in netto contrasto con l’arianesimo.

Le immagini dei martiri, degli apostoli e degli evangelisti sottolineano il concetto di glorificazione e l’ortodossia cattolica. 

Battistero Neoniano o degli Ortodossi

Il Battistero Neoniano, situato accanto all’attuale Duomo di Ravenna, è uno dei monumenti più antichi della città. Costruito probabilmente agli inizi del V secolo su iniziativa dell’episcopato di Orso, fu oggetto di importanti lavori di restauro sotto il vescovo Neone

Questo edificio si distingue per essere il meglio conservato tra i battisteri costruiti nel IV e V secolo nel mondo antico occidentale ed orientale.

L’edificio ha una forma ottagonale con lati alternativamente rettilinei e absidati, decorati con marmi, stucchi e mosaici di influenza ellenistico-romana. La cupola presenta un programma iconografico ascendente, con motivi naturali, troni vuoti e altari. Nella fascia mediana, emergono le figure dei 12 apostoli, capeggiati da San Pietro e San Paolo. Al centro della cupola, un grande medaglione mostra la scena del battesimo di Cristo nel fiume Giordano insieme a San Giovanni Battista.

Al centro dell’edificio, una vasca ottagonale di marmo greco e porfido, rifatta nel 1500, conserva frammenti originali del V secolo. Il Battistero Neoniano è un tesoro artistico e storico che testimonia l’importanza del battesimo nel cristianesimo antico.

Mausoleo di Teodorico

Il Mausoleo di Teodorico è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti in Italia, voluta da Teodorico come sua sepoltura attorno al 520 d.C. Il monumento mescola influenze orientali con la tradizione costruttiva romana, creando un crocevia tra il popolo romano e quello dei goti. 

L’edificio è interamente realizzato in blocchi di pietra d’Aurisina messi a secco e si sviluppa su due ordini sovrapposti, entrambi decagonali.

Una grande cupola monolitica, senza eguali nel patrimonio architettonico antico e moderno, sovrasta l’edificio e reca le iscrizioni dei nomi degli Apostoli e degli Evangelisti. 

Il piano inferiore ha una serie di nicchie e una porta d’ingresso, mentre il piano superiore ha un’aula centrale con una vasca di porfido dove si pensa fosse posta la salma di Teodorico.

Le spoglie di Teodorico furono rimosse e disperse durante il dominio bizantino quando il mausoleo fu trasformato in un oratorio ortodosso. La destinazione funeraria della cella inferiore suggerisce che fosse originariamente concepita solo come luogo di sepoltura.

Basilica di Sant’Apollinare in Classe

Costruita per accogliere le spoglie di Sant’Apollinare, patrono della città, questa imponente basilica paleocristiana è considerata il più grande esempio oggi conosciuto.

Nonostante le spoliazioni subite nel corso dei secoli, la chiesa conserva la bellezza della struttura originaria e affascina con i suoi splendidi mosaici policromi nel catino absidale e i sarcofagi marmorei degli arcivescovi lungo le navate laterali. Tra i mosaici, la raffigurazione di Sant’Apollinare a braccia alzate nella preghiera e i dodici agnelli bianchi simbolo degli apostoli.

Al di sopra del paesaggio paradisiaco con Sant’Apollinare emerge la mano di Dio e una croce tempestata di pietre preziose. Nel catino absidale, il volto di Cristo con le lettere apocalittiche dell’alfabeto greco, l’Alpha e l’Omega. 

Le figure di Mosè ed Elia e tre pecorelle, simbolo degli apostoli che assistono alla Trasfigurazione, completano questo affascinante quadro simbolico ricco di significati spirituali.

Battistero degli Ariani

Il Battistero degli Ariani, fatto innalzare da re Teodorico alla fine del V secolo, doveva fungere da complemento liturgico alla vicina Cattedrale degli Ariani.

Riconsacrato al culto ortodosso a metà del VI secolo per volere di Giustiniano, divenne un oratorio dedicato alla Vergine Maria. Nel XIII secolo, entrò a far parte delle pertinenze dei monaci benedettini e successivamente fu inglobato nell’Oratorio della Confraternita della Croce nel XVII secolo.

All’interno, restano i mosaici raffiguranti il battesimo di Cristo, testimonianza del culto della corte di Teodorico, in cui il Cristo è rappresentato divino e terreno.

Il mosaico del battesimo è considerato di età teodoriciana, mentre gli apostoli furono rifatti nel VI secolo.

Passeggia nel Centro Storico di Ravenna

Passeggia per il centro storico di Ravenna partendo da Piazza del Popolo, dove potrai ammirare la Torre Civica, simbolo della città, e i due Palazzi del Comune, che ospitano il Museo del Risorgimento e il Museo Dantesco.

A pochi metri dalla piazza da non perdere una visita al Mercato Coperto di Ravenna. Il Mercato si trova in una zona dove si incrociavano due fiumi nell’antichità, e ha cambiato più volte aspetto, da una pescheria a un palazzo neoclassico, fino a diventare un spazio commerciale moderno e invitante. Un luogo accogliente dove puoi acquistare e provare le eccellenze romagnole.

Lasciati trasportare dalla curiosità di scoprire a piedi la città fino e non ti dimenticare di attraversare Piazza dell’Unità d’Italia, uno scorcio davvero unico.

Prosegui la tua passeggiata fino a raggiungere la tomba di Dante, il monumento nazionale dedicato al poeta che visse e morì nella città romagnola nel 1321. La tomba è situata vicino alla Basilica di San Francesco, dove si svolsero i funerali del Sommo Poeta.

Tomba di Dante

La tomba attuale è in stile neoclassico e fu costruita tra il 1780 e il 1781 su progetto dell’architetto Camillo Morigia. All’interno della tomba si trova il sarcofago originario con le spoglie di Dante, che furono oggetto di varie vicende e trasferimenti nel corso dei secoli.

Infine visita la Basilica di San Francesco che nasconde una cripta davvero insolita.

La Cripta allagata nella Basilica di San Francesco

La cripta allagata nella Basilica di San Francesco a Ravenna è una delle curiosità più affascinanti della città. Si tratta di un ambiente sotterraneo, risalente al IX-X secolo, che era destinato ad ospitare le reliquie del vescovo Neone, fondatore della chiesa.

Cripta allagata Basilica di San Francesco

Composta da tre navate con volta a crociera sorrette da quattro colonne, la cripta presenta un pavimento decorato con mosaici di epoca paleocristiana, riportati alla luce nel 1977.

Tuttavia, a causa della subsidenza e della vicinanza al mare, la cripta è costantemente sommersa da un’acqua salmastra, che crea un effetto suggestivo e misterioso. È possibile scorgere la cripta attraverso una finestra, e al suo interno nuotano dei veri pesci rossi!

I Fiori di Ravenna – Città Amica delle Donne

Durante la tua passeggiata per il centro storico di Ravenna, se osservi i civici di alcune palazzine noterai diverse mattonelle in stile mosaico che raffigurano dei fiori.

I “Fiori di Ravenna” sono un progetto artistico e sociale che nasce nel 2013 per celebrare la Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne (25 novembre) e per promuovere Ravenna come “Città Amica delle Donne“.

Si tratta di caratteristiche mattonelle floreali in mosaico, realizzate dai maestri e dalle maestre mosaiciste ravennati. Ornano i numeri civici e i portoni di molti edifici del centro storico. Il soggetto delle mattonelle è un fiore a calice ispirato alle antiche decorazioni bizantine, accompagnato da una frase che afferma come un’intera comunità voglia consapevolmente proteggere tutte le donne, vittime o meno di violenza.

Street Art a Ravenna

Ravenna oltre alla sua ricchezza di opere d’arte di secoli ormai passati è riuscita a riscuotere un enorme successo anche per quanto riguarda l’arte urbanistica.

Grazie al Festival “Subsidenze” del 2014 alcune aree periferiche della città, si sono trasformati in musei a cielo aperto con le opere di artisti italiani e internazionali. Passeggiando per il suo centro storico sarai accolto da una delle ultime opere del festival dell’edizione 2020, il Dante di Kobra in via Pasolini. Ma non solo, il centro storico ha suscitato molto interesse anche da parte dell’artista Invader che ha prodotto ben 40 opere per tutta la città.

Dante di Kobra

La street art di Ravenna la trovi in vari quartieri della città, le principali sono: La Darsena, la zona stadio “Bruno Benelli” e il centro storico. Qui la mappa per la ricerca di tutte le opere. Mentre qui la mappa su dove vedere le opere di Invader.

Dove Mangiare a Ravenna

Ti segnalo alcuni posti dove ho mangiato a Ravenna e di cui sono rimasto molto soddisfatto. Se sei alla ricerca della cucina tradizionale romagnola, in pieno centro storico ti consiglio “Ca’ de Vèn”. Storico ristorante con i suoi eleganti soffitti dipinti, i grandi tavoli in legno e tanto buon cibo! Ospitalità impeccabile! Qui ho mangiato la vera piadina romagnola con dei salumi eccezionali accompagnato da ottimo vino.

Un altro ristorante in centro che consiglio è L’Osteria Passatelli 1962, sempre per chi desidera assaggiare la cucina romagnola con ottime proposte di terra e di mare. Qui resterai sorpreso anche dalla struttura del locale che conserva ancora parti di come era un tempo, ovvero teatro, poi un cinema multisala fino a quello che è oggi.

Consiglio anche il ristorante Cucina del Condominio, che si propone come un luogo conviviale per chi vuole ricordare i pranzi della domenica a casa della nonna. Ottima cucina da provare i loro piatti tradizionali fatti con le paste fresche.

Perfetto per un aperitivo sulla darsena e per gli appassionati di birra artigianale, consiglio Darsenale. Si trova all’interno di un ex deposito industriale rinnovato, propone non solo dell’ottimo cibo ma produce la Birra Bizantina nel cuore del locale, con i suoi macchinari a vista.

Altre visite ed esperienze imperdibili

Il Museo Classis Ravenna, si trova all’interno di un ex Zuccherificio di Classe. Propone un percorso alla scoperta della storia della città, con reperti, ricostruzioni grafici e filmati. Per gli appassionati di archeologia un interessante mostra temporale che parte dalle origini etrusche-umbre, per proseguire al periodo dell’antichità romana, passando per la fase gota, l’età bizantina fino ad arrivare all’alto Medioevo.

Il MAR Museo d’Arte della Città – Interessante la sezione dei Mosaici Moderni inaugurata nel 1959. Il progetto ha coinvolto alcuni dei principali protagonisti della scena artistica ai quali fu chiesto di eseguire i bozzetti preparatori di opere destinate ad essere realizzate in mosaico. La mostra propone quadri messi a confronto tra due forme di una stessa idea artistica. Da un lato il quadro pittorico dell’artista, affiancato dalla riproduzione dell’opera in mosaico.

La Domus dei Tappeti di Pietra è uno dei più importanti siti archeologici scoperti in Italia negli ultimi decenni. Il sito fu scoperto nel 1993 durante i lavori di costruzione di un parcheggio sotterraneo. La Domus dei Tappeti di Pietra è una villa privata risalente al V secolo d.C., ed è uno dei più importanti siti archeologici bizantini d’Italia.

KOKO Mosaico – Uno studio e una scuola di mosaico, dove è possibile acquistare mosaici e frequentare un corso di una giornata per adulti, bambini e famiglie.

Visita al centro CESTHA. Il centro è un’organizzazione preziosa per la conservazione delle tartarughe marine. Svolge un’importante attività di soccorso, terapia, riabilitazione e sensibilizzazione, e ha contribuito a salvare molte tartarughe marine in difficoltà. Qui potrai anche vivere un’esperienza indimenticabile come il rilascio in mare di una tartaruga! Visita il sito per sostenere il centro e organizzare una visita!

In conclusione spero che questo articolo ti sia stato utile e spero che possa esserti stato di ispirazione per programmare il tuo prossimo viaggio proprio in questa città!

Visitare Ravenna vuol dire innanzitutto arricchirsi e riempirsi gli occhi di meraviglia assoluta. È un viaggio che ti porta indietro nel tempo alla scoperta dei tesori nascosti. Resterai colpito dalla bellezza, dalla ricchezza di dettagli e dall’armonia dei colori dei mosaici, che raccontano storie bibliche e religiose. Una città da visitare almeno una volta nella vita!

Da leggere: Cosa vedere a Comacchio in un giorno | Escursioni sulle Valli di Comacchio

Al prossimo viaggio!
David!


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2 Commenti

  1. Bellissime foto e bellissimo articolo David! Ravenna incanta ogni volta che ci si reca a visitarla e, a dirtela tutta, avrei ancora un lungo elenco di luoghi da vedere, per tornarci anche la terza volta! Il blog tour è stato un’opportunità fantastica anche perchè mi ha dato modo di conoscerti!

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